Anche per il Washington Post i conti migliorano sensibilmente grazie agli introiti provenienti dalla vendita di pubblicità digitale. I primi sei mesi del 2010 hanno visto il fatturato della divisione quotidiani essenzialmente piatto rispetto al 2009 ($328.5M rispetto a $329.7) con dinamiche variabili però tra la raccolta pubblicitaria cartacea (-6% nel secondo trimestre) e quella digitale (+14% sempre in Q2) che ha raggiunto $50.6M nel primo semestre dell’anno. In calo del 10% mediamente la circulation del giornale, a conferma di un’emorragia continua sul lato diffusionale come tendenza di fondo di questi ultimi anni. Nel complesso quindi il giornale riesce a estrarre la stessa quantità di valore da un numero minore di copie e di lettori grazie al continuo incremento delle entrate in pubblicità digitale, soprattutto display advertising (+20% rispetto allo scorso anno).
Il risultato del Post conferma quindi la tendenza da parte dei quotidiani USA a saper gestire questa fase di transizione del proprio business in modo abbastanza controllato grazie a una riduzione dei costi (-26% nel primo semestre) e a fatturati digitali in crescita.
Stefano Maruzzi
Techno Geek. Autore. Amante della corsa, del tennis e della fotografia digitale. Vice President EMEA in GoDaddy nel Regno Unito.
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