Dopo un paio di tentativi abortiti con tablet Android, ormai uso solo ed esclusivamente iPad. Non credo d’essere l’unico a pensarla a questo modo visto che i dati di mercato parlano di una quota intorno al 70% per Apple. Nelle ultime settimane mi sono però reso conto che quando lascio le mura domestiche ho con me inevitabilmente il cellulare e l’iPad. Il primo perché non avrebbe senso fare diversamente, nonostante il mio consumo di monti telefonici mensili sia quasi ridicolo. L’iPad è diventato praticamente indispensabile grazie a una serie di applicazioni che lo hanno reso utile nelle attività di tutti i giorni.
Pages e Keynote sono migliorati dal momento del lancio, ma è la condivisione di documenti da e per Mac a fare la differenza. Al momento visto che Mobile Me è in fase di smantellamento e iCloud non è maturo e completo e abbastanza – mi auguro che già da lunedì sera lo scenario evolutivo di questo servizio si definisca meglio – è DropBox che fa la differenza. Installato su tutti i Mac e gli iPad, rappresenta di fatto una soluzione ponte per trasferire e ricevere documenti di qualsiasi genere e dimensione in modo semplice e conveniente. Ma sarà solo attraverso una maggiore integrazione di iCloud che iPad acquisterà ulteriore rilevanza e utilità come strumento non solo di consultazione, ma anche di produzione di contenuti.
L’altro servizio di cui sono attualmente “innamorato” è Evernote. Accessibile da qualsiasi sistema operativo, è quello che cercavo da tempo per condividere appunti, note e documenti da sviluppare nel tempo anche in collaborazione con altri. Inutile descrivere questo servizio: molto meglio provarlo – è semplicissimo da usare – sul proprio computer e quindi sull’iPad per capire come anche un amante della stilografica come il sottoscritto non possa non optare per una soluzione digitale. Esistono poi dozzine di add-ons al servizio, utili per chi ricerca un’esperienza ancora più sofisticata.
Da ultimo iPhoto, sempre di Apple. Per $4.99 ho acquistato un’app veramente potente che consente di svolgere in locale – sul tablet – molte operazioni di editing fotografico senza dover necessariamente ricorrere al proprio iMac domestico. A contribuire a questa sensazione non solo le funzionalità di questa app, ma anche la qualità risolutiva dello schermo e la migliorate prestazioni del processore A5.
Più o meno in tema, l’app Paper si è di dimostrata una valida soluzione per sketching e rappresentazioni grafiche di vario genere.
Cosa servirebbe d’altro? Oltre al già citato miglioramento o meglio completamento di iCloud, forse un foglio elettronico più snello e veloce.
Stefano Maruzzi
Techno Geek. Autore. Amante della corsa, del tennis e della fotografia digitale. Vice President EMEA in GoDaddy nel Regno Unito.
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