Era dal 18 maggio che Mark Zuckerberg – fondatore e CEO di Facebook – non appariva in pubblico o non rilasciava dichiarazioni ai media. Il black out informativo si è interrotto l’altro giorno in occasione di TechCrunch Disrupt dove si è sottoposto a una piacevole conversazione con Michael Arlington, fondatore della testata. I due avevano occupato il palco in passato, quando i rispettivi destini erano profondamente diversi.
L’effetto della conversazione è stato positivo sul valore del titolo che ha recuperato una piccola parte di quanto perso rispetto alla quotazione iniziale. Il tono umile, deciso e chiaro di Mark, oltre all’onestà di ammettere alcuni recenti errori hanno esercitato di sicuro un impatto più positivo delle eventuali nuove strategie annunciate dal CEO. Particolare autocritica sulla velocità e la qualità dello sviluppo di soluzioni mobili, oltre alla relativa incapacità a comprendere fino in fondo la portata dell’impatto dell’uso di Facebook su dispositivi mobili. Il tutto nonostante lo stesso Zuckerberg ammetta di avere sempre il proprio smartphone in mano e di sfruttarne appieno le potenzialità (ha ammesso di aver scritto la lettera del prospetto della quotazione direttamente sul suo telefono!).
Il video dell’intervista dell’altro giorno si trova qui.
Stefano Maruzzi
Techno Geek. Autore. Amante della corsa, del tennis e della fotografia digitale. Vice President EMEA in GoDaddy nel Regno Unito.
Seguimi su Linkedin »
Gli ultimi post
I vostri commenti
- Giuliana su Cosa significa essere un’azienda multinazionale
- valter latore su Chi sono
- Rose Martine su I quotidiani USA vanno letteralmente a ruba
- smaruzzi su Lower and Upper Antelope Canyons: vanno visitati
- emanuela su Lower and Upper Antelope Canyons: vanno visitati