Portabilità, schermi a risoluzione sempre più definita e processori – sia CPU che unità grafica – con “muscoli” sviluppati gli elementi che fanno di prodotti come PS Vita, il già citato iPod touch e anche gli smartphones di ultima generazione delle credibili e apprezzate alternative alle console video. La sensazione di fondo è che lo spazio per questo genere di prodotti si stia progressivamente riducendo per evidenti motivi:
- maggiore convenienza e “degrado” qualitativo sempre più contenuto delle soluzioni portatili;
- continuo calo delle vendite di titoli per console tradizionali quali Xbox e PS3. Nel maggio 2012, il calo nelle vendite di hardware è stato del 39% e di titoli del 32% anno su anno secondo la società di ricerca del settore, NPD. Ancora più rilevante, il numero limitato di console vendute in un mese: 160.000 Xbox e 130.000 PS3 sempre secondo NPD. IN totale Xbox ha venduto circa 70 milioni di pezzi in 7 anni, un buon numero, ma come visto in calo. Questi stessi volumi vengono raggiunti da Apple iPad in un nanosecondo, esagerando solo di poco!
- posizionamento di questi prodotti come soluzioni di streaming, noleggio e acquisto di video, territori ben presidiati da altre soluzioni e che, tutto sommato, non sembrano ricadere nel DNA nativo di questi apparecchi e di non apportare grande valore incrementale. Per intenderci, una smart TV fa le stesse cose e forse molto meglio;
- tutte le novità hardware degli ultimi tempi sono concentrate su versioni portabili. L’ultima versione di Xbox risale all’agosto 2010, essenzialmente un restyling del modello base. Il dubbio che sorge è se ci siano gli economics in prospettiva per introdurre dell’hardware totalmente innovativo e se l’interesse dei consumatori vada in quella direzione.
Steve Ballmer, CEO di Microsoft, ha affermato nello scorso weekend che il futuro dell’azienda prevede produzione di hardware oltre che di software e che Xbox più che Windows rappresenterà un driver di crescita. Personalmente sono freddo nei confronti di questa categoria di hardware, riconoscendole come elemento di distinzione e di apprezzamento la risoluzione grafica, prerogativa ormai condivisa (o sufficientemente condivisa) con altre piattaforme di computing. Il video in questo post – un commercial di Sony – illustra in modo divertente uno scenario di gaming sempre più diffuso e apprezzato.
Stefano Maruzzi
Techno Geek. Autore. Amante della corsa, del tennis e della fotografia digitale. Vice President EMEA in GoDaddy nel Regno Unito.
Seguimi su Linkedin »
Gli ultimi post
I vostri commenti
- Giuliana su Cosa significa essere un’azienda multinazionale
- valter latore su Chi sono
- Rose Martine su I quotidiani USA vanno letteralmente a ruba
- smaruzzi su Lower and Upper Antelope Canyons: vanno visitati
- emanuela su Lower and Upper Antelope Canyons: vanno visitati