Purtroppo le vacanze natalizie sono un concentrato di impegni e poco tempo libero. Almeno questo è quanto mi succede visto che non riesco a convincere la famiglia a intraprendere un bel viaggio verso una destinazione soleggiata. Il rovescio della medaglia è qualche micro-secondo di tranquillità che spendo a integrare i nuovi prodotti tecnologici ricevuti da Santa Klaus con il resto dell’infrastruttura domestica. Tutti i dispositivi – da Sony PS3 allo schermo Samsung, da Apple touch a Nintento Wii – hanno un minimo comune denominatore: accedono a Internet e ne hanno spesso bisogno per operare correttamente, aggiornarsi e trasferire un’esperienza completa. In questo momento lo scenario prevede – forse per difetto – 4 tra laptops e iMac, 3 console giochi, 2 console giochi portatili, 3 smartphones e 1 set-top box. La prima considerazione riguarda la manutenzione di tutta questa infrastruttura: temo che a breve dovrò assumere un System Administrator e/o un Network Administrator per essere certo che tutto funzioni correttamente e ci siano le competenze adeguate per garantire un uptime in linea con le aspettative di tutti. Più concretamente, ho iniziato a domandarmi se la banda – in teoria 20Mbps – sia a sufficienza o se debba considerare l’attivazione di una seconda fornitura di banda e una conseguente distribuzione dei dispositivi una sorta di load balancing e gestione dinamica della banda domestica? Onestamente sembra troppo complesso, ma sono altrettanto certo che un blackout di connettività verrebbe mal digerito in famiglia.
Uscendo dalle mura domestiche, la delusione maggiore riguarda le automobili, sicuramente dotate di molta più tecnologia oggi che in passato, ma quasi a livello zero per quanto concerne la connettività a Internet e l’integrazione con gli altri dispositivi elettronici usati nella quotidianità. Avere nel dashboard della propria vettura la ricchezza di contenuti e la facilità di reperirle presenti ormai in alcuni smartphones sarebbe una vera comodità e un’utilità concreta viste le esigenze di recuperare informazioni quando in movimento.
Rimanendo nell’ambito fisico, esistono oggi solo “sacche di connettività” congiunte tra loro in qualche modo attraverso la connessione 3G garantita dai carrier telefonici, soluzione spesso inadeguata per garantire il livello qualitativo delle esperienze raggiungibili a casa e in ufficio. L’ideale sarebbe una meravigliosa copertura WiFi capace di fornire accesso nelle aree metropolitane dapprima per poi estendersi progressivamente al territorio. Questa la vera natura e forma di un’esperienza always-on, sempre più utile e necessaria e fondamentale in futuro anche per consentire uno sviluppo economico sganciato dalle regole della fisicità e della co-presenza.
Ciao Stefano,
e il numero di device connessi in casa impatta anche sulle risorse del provider Internet: per esempio Fastweb fornisce un Gateway che dà al massimo 5 indirizzi che oggi sono pochi (3 notebook, 2 smartphone, 1 Blobbox TV, 1 Wii, 1 disco di rete, 1 stampante… e gli ospiti…).
Telecom Italia va direttamente in NAT e non ci sono grossi problemi di indirizzi.
Per quando sei in automobile, non c’è alternativa per ora: solo rete cellulare (TIM fornisce EDGE che è molto meglio di GPRS quando si perde la 3G, cioè fuori città, fornendo 200 kbit/s contro 40).
A quando un Android nel cruscotto, al posto di alcune pessime realizzazioni Magneti Marelli o simili?
Buone feste,
Pan
“…always-on, sempre più utile e necessaria e fondamentale in futuro anche per consentire uno sviluppo economico sganciato dalle regole della fisicità e della co-presenza….”
alcuni autori sul tema always-on parlano di
IpInformation
“La IPinfo è :
• Ubiqua
• Interattività
• Interoperabile
• Multipiattaforma
• Always on
• Multidevice
• Nomadica
sul wireless quando si realizzerà in Italia la profezia di Negroponte
la tecnologia wireless …
“La terza rivoluzione digitale, il wireless veloce per tutti e dovunque a costi bassissimi, l’esplosione del digitale ” (Nicholas Negroponte)
http://bit.ly/6NA2MI
Prof Daniele Pauletto