Amazon è la prima Media Company dell’era digitale

Ieri, 6 settembre, prima tappa nella competizione dei tablet in vista dello shopping natalizio la cui data di inizio ufficiale è prevista per il prossimo 30 novembre. Jeff Bezos, CEO e fondatore di Amazon.com, ha presentato in un evento per i media tenuto a Santa Monica il nuovo line-up di tablet Kindle prodotti dall’azienda di Seattle. E come sempre, innovazione e potenziali, concreti benefici per i consumatori.

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Prima di analizzare velocemente i modelli, una riflessione marginale, ma utile. Diversamente dal passato, Amazon renderà disponibile il proprio modello di punta – Kindle Fire HD da 7″ – anche in Europa da subito, Italia compresa. Questo elemento non solo ha un suo potenziale valore nei volumi e nei fatturati dell’ultimo trimestre del 2012, ma indica anche l’intenzione di operare sempre più con una logica globale come da anni ormai parte del DNA di altre aziende, Apple in primis. Ancora più interessante una considerazione sulla strategia dei contenuti. I fatto di esportare Kindle Fire HD anche in Europa è indice della disponibilità di una quantità di contenuti digitali ritenuta sufficientemente ampia per interessare anche un consumatore nostrano, a mio avviso l’elemento più piacevole e stimolante per i consumatori per i prossimi anni. Significa anche un attacco verso i produttori locali di soluzioni assimilabili che necessariamente dovranno confrontarsi con un’azienda capace di produrre hardware di qualità e di caricarlo di servizi e contenuti come pochi.

La versione da 8.9″ riservata al mercato USA al momento è un vero tablet da soli $299 nella versione WiFi ($499 anche con supporto LTE). Arriverà solo il 20 novembre, con quindi poco più di un mese per presentarsi nelle case di milioni di americani come uno degli oggetti tecnologici più ambiti insieme all’ormai quasi certo iPhone 5. Alcune specifiche hardware sono realmente di punta, come la doppia antenna WiFi per ottimizzare la velocità di connessione e l’audio Dolby, una soluzione che accorcia ulteriormente le distanze tra i tablet e dispositivi musicali più sofisticati. Ma è proprio il contenuto a fare la differenza e a rappresentare la qualità che attirerà milioni di consumatori. Il servizio Prime attivo negli USA comprende infatti l’accesso a una gigantesca e in costante espansione libreria di contenuti digitali, quello che serve per apprezzare a fondo i tablet. E Amazon ha inventato la tecnologia chiamata X Ray – raggi X – per fornire informazioni in tempo reale su film e TV show toccando semplicemente lo schermo. Alla base esiste un’integrazione con IMDB, da anni nella scuderia Amazon.

Apple ha inventato la categoria. Amazon – un soggetto insospettabile per provenienza – è stata capace di crearsi uno spazio e una credibilità partendo da dei lettori di ebooks per evolvere verso un posizionamento abbastanza unico capace di combinare, integrare e fondere contenuti e hardware in modo logico e sensato, prestando attenzione nell’ultima famiglia dei Kindle a tutte le funzionalità che servono per chi opera in un ambiente totalmente connesso (integrazione con Facebook, Twitter, porta HDMI, fino a 64GB di spazio, LTE, HD camera, un data plan annuale da $49.99, …) a prezzi estremamente aggressivi. La capacità di combinare ricerca tecnologica, innovazione dell’esperienza del consumatore, e-commerce, servizi tecnologici aperti a terze parti, distribuzione di contenuto premium, aggressività nei prezzi e nuovi strumenti di comunicazione e di espressione, fa di Amazon la prima vera Media Company secondo una chiave di lettura digitale, presentandosi al mercato con un claim molto semplice, ma centrato: The re-inventors of normal. An normal is going to change. Again.

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Qui di seguito, l’intero evento di presentazione.

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Per concludere l’elenco dei possibili protagonisti nel segmento dei tablet potrebbe esserci Microsoft non tanto in modo diretto, quanto piuttosto attraverso terze parti come da consuetudine. Altri nomi con credenziali nel segmento dei tablet, semplicemente non pervenuti.

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