Per un volta, uso spazio del mio blog per parlare di Google, contravvenendo a una regola precisa che mi sono auto-imposto. L’occasione mi sembra meritevole e … interessata.
Stiamo assumendo in Google. Non è una novità visto che Eric Schmidt, il nostro attuale CEO, ha annunciato a inizio anno che intendiamo incrementare il nostro organico a livello mondiale di altre 6,000 unità, ipotizzando un atterraggio a fine 2011 intorno a quota 31,000.
Qualsiasi assunzione è fondamentale per Google. Altrimenti non dedicheremmo così tante energie e passione nel riuscire a scovare talenti in tutto il mondo. Quelle che riguardano il business italiano hanno per me ovviamente una priorità ancora superiore.
In Italia abbiamo molte posizioni aperte e altre si aggiungono a ritmo sostenuto. Per quanto mi riguarda più direttamente, questa posizione è particolarmente significativa nell’organico dell’azienda ed esposta a tutto quanto concerne la direzione strategica di Google nel nostro paese. Come sempre, qualsiasi candidatura deve essere presentata esclusivamente attraverso il sito web in modo da essere sottoposta a valutazione da parte dei recruiter coinvolti nel processo di selezione che prevede per la short list anche una serie di colloqui con il sottoscritto.
Spero d’avervi incuriosito e stimolato al punto per prendere in considerazione questa opzione (valutate attentamente i requisiti, per piacere). Vi garantisco che lavorare per Google è proprio un’esperienza … da vivere! Good luck.
Quando eri agli inizi, alla guida della Mondadori Informatica(R), dopo il primo WPC con il vecchio caro Windows 95, m’ero lanciato in una presentazione multimediale spacciata per curriculum, ma credo che la creatività della stessa non abbia fatto molta presa.
Al momento non vedo Milano come tappa per il mio futuro, ma auguro a coloro che si metteranno in fila un grosso in bocca al lupo; Google è sicuramente un ambiente stimolante e lo prenderò come esempio da seguire in una relazione sull’Innovazione che presenterò a breve ad alcune amministrazioni.
Chissà se nonostante le strade diverse la passione per l’informatica ci porterà a reincontrarci. 😀
Buona seleziona
Saluti
Marco
“+1” 😉
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Penso di non essere qualificato… anche se ho una cratività fuori dal normale…
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lol … a buon intenditor poche parole!
Interessante, vado subito a dare un’occhiata
wow….
Farò ogni cosa per farmi pescare dalla sua rete!
Non avevo mai considerato che dietro a Google ci potesse essere un modo di business e creatività così esteso. Me lo ha fatto scoprire una ex-collega che è Head of Online Sales for Asia Pacific a Singapore. E’ Australiana e abbiamo lavorato insieme in Visa per diversi anni a San Francisco e Londra. Mi ha assicurato che c’è un gruppo di belle menti e che non ci si annoia. Mi sono candidato per due posizioni e aspetto con ansia di vedere cosa succede!
Gabriele
Aggiungo – anche se forse non c’entra – un commentino sulla vicenda “Condanna per Google: suggeriva “truffa” dopo il nome di un imprenditore”. Innanzitutto mi pare evidente l’assurdità di una condanna per un fatto meccanico e non intenzionale. L’algoritmo propone termini basati sulla ricorrenza al fine di facilitare chi digita. E’ come condannare un dizionario enciclopedico per diffamazione perché nella pagina dove c’è Troina (il paese) poi c’è anche la parola t**ia. Forse l’ordine alfabetico viola qualche norma?
A parte questo segnalo comunque che digitando su Google i nomi di alcune delle “olgettine” note alla cronaca, ed inserendo la lettera P dopo il nome, si può incorrere in un effetto analogo a quello dell’imprenditore di cui sopra.
ciao Stefano,
approfitto di questo blog per dirti che mi piacerebbe tantissimo organizzare un incontro con te per condividere un mia idea (insieme all’associazione Prosperae ) sul wellness che potrebbe essere molto interessante anche per Google (da lanciare sul mercato insieme))))).
Mi scuso per aver approfittato di questo interessantissimo Post per lanciarti questo invito:)
Quando e se vuoi, fammi sapere che vengo a trovarti.
Grazie e ciao
Monica Martelli
…ti ricordi le nostre chat nelle room di MSN? Notti intere passate a giocare a dama per migliorare un po’ l’inglese… e intanto sono passati quasi 20 anni…
buon lavoro
Ciao