Come distruggere HP in quindici mosse

Situazione paradossale in HP. Dopo aver annunciato 11 giorni fa la terminazione del tablet TouchPad e aver abbassato il prezzo a $99 per il modello base, HP ha annunciato di aver ripreso la produzione senza però specificare i nuovi quantitativi che verranno immessi nel mercato, né modificare la propria decisione. Secondo alcuni analisti il tutto dipende dall’aver già pagato componenti e parti del tablet e quindi di aver preferito di perdere $207 a pezzo piuttosto che incorrere probabilmente in una perdita di dimensioni ancora superiori.

L’antefatto va però spiegato. A seguito dell’annuncio del ritiro dal mercato del TouchPad, HP ha abbassato i prezzi dei modelli presenti sugli scaffali riducendoli drasticamente a $199 e $99 suscitando un effetto “all’arrembaggio” da parte di circa 500K consumatori americani che hanno letteralmente preso d’assalto i punti vendita per accaparrarsi un buon prodotto a condizioni iper-vantaggiose. HP TouchPad è diventato di colpo il secondo tablet per vendita grazie a questa “contorta” strategia commerciale. Quindi un incredibile successo subito dopo averne decretata la fine per poi stupire ulteriormente i mercati con l’annuncio shock del ripristino della produzione per esaurire le scorte di componenti. Quindi prodotto ucciso, clienti euforici – ci sono stati anche fenomeni di code davanti ai punti vendita e caccia al prodotto sul Web come se si trattasse di un iPad o iPhone bianco – mercato dei tablet inquinato e impazzito, produzione ripresa, ma decisione di uccidere il tablet non modificato. Uno spettacolo!

Da ultimo, occorre leggere questo pezzo comparso su WSJ durante il weekend. Una perfetta analisi della “lucidità” che sta contraddistinguendo HP negli ultimi 12 mesi. Ne avevo già parlato in un precedente post, ma se a scriverlo è il WSJ è ovviamente tutta un’altra cosa. A mio modesto avviso, il buon Leo ne sta uscendo come un vero vincente e uno con le idee chiare. Questa un’altra “chicca” da non perdere. HP si era impegnata nello sviluppo di una rivista digitale – Pivot – appositamente pensata per il proprio tablet. Insomma, nulla era stato lasciato al caso.

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Manuel Ricci (@ManuelVRC)

    Ciò che a mio parere ha fatto impennare le vendite di questo tablet è la sfida lanciata da molti per il porting di android su di esso, e avere un tablet android, quasi regalato, non ci sputerei certo sopra. Insomma anche dove non c’entra Android sotto sotto fa la sua figura.

  2. Marco Russo

    Certo hanno le idee chiare. Invece di terminare lo sviluppo di WebOS per provare a vedere i tablet con Windows 8 (quando uscirà) fanno esattamente il contrario. Pagando il prezzo per un importante test commerciale. Il dumping dei tablet è possibile, così come lo è stato per le console ludiche con la XBox venduta per anni sottocosto.
    Qualcuno tra un paio d’anni dovrebbe ringraziare HP per la costosa ricerca di mercato effettuata gratuitamente…

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