Flipboard, il nuovo modo di leggere le notizie su iPad

Ooops! Paradigm shift? Siamo di fronte alla prima vera applicazione con caratteristiche rivoluzionarie grazie alla capacità di combinare contenuto, social media, un formato tipico da rivista e tutti i vantaggi del digitale? probabilmente tutto questo e ancora di più. Al momento è la cosa più hot esistente sul mercato, al punto che il supporto a Twitter e Facebook è stato temporaneamente sospeso per l’incredibile volume di richieste pervenute.

Per familiarizzare con l’applicazione il primo consiglio consiste nel fare una visita al sito ufficiale e vedere il video introduttivo. L’applicazione – disponibile gratuitamente attraverso iTunes – consente di visualizzare in un formato magazine-like contenuto proveniente dalle segnalazioni del proprio social network (essenzialmente Facebook e Twitter) e da un numero sempre crescente di fonti informative di vario genere catalogate per argomento. L’esperienza di navigazione è particolarmente gradevole grazie all’effetto di passaggio da una pagina alla successiva proprio come in una rivista cartacea. Il contenuto è esaltato – soprattutto le immagini – dalla qualità del display e da un’impaginazione molto pulita. Le anticipazioni dei pezzi proposti sono disposte con ordine sullo schermo e trasferiscono il lettore poi all’articolo completo direttamente alla pagina web corrispondente, mantenendo però la user experience sempre sotto controllo e all’interno di Flipboard. Assolutamente da provare augurandosi di ricevere velocemente l’accesso al proprio social network per sperimentare la combinazione delle due componenti, quella editoriale e quella sociale.

Qui l’intervista al CEO dell’azienda.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=M7umqKbQ3PA]

Questo articolo ha un commento

  1. Gianfranco Bo

    Molto interessante, lato user experience.
    Però, a livello più generale, uno strumento di questo genere può sollevare questioni spinose relative al diritto di autore. Il “content scraping” di Flipboard è molto discutibile, sotto questo profilo, sopratutto nel momento in cui la piattaforma mira a fare business (e mi sembra ovvio che sia quella la finalità!). Bisognerà vedere se il buon senso degli editori, gli stessi a cui Flipboard “ruba” i contenuti ma – allo stesso tempo – porta lettori, sarà sufficiente a trovare accordi (revenue sharing, etc) per appianare i problemi in campo. Problemi della cui esistenza la stessa Flipboard è assolutamente consapevole, come si può leggere su: http://www.wired.com/epicenter/2010/07/is-flipboard-legal/2/.
    Mutatis mutandis la vicenda mi ricorda la querelle di Google News. Solo che qui non c’è un colosso come Google a bilanciare il potere degli editori… Non pensi che qui ci sia il rischio di soffocare il Flipboard-bimbo in culla?

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