Oggi il punto più basso dopo aver annunciato che praticamente il business dei PC che realizza oltre $40B di fatturato non sembra offrire grandi opportunità nel prossimo futuro al punto da sondare opzioni come lo scorporo e/o la vendita. L’azione ha chiuso a $23.44, mentre un anno fa veleggiava sopra $40 al momento del licenziamento in tronco di Marc Hurd, il precedente CEO coinvolto in una relazione personale particolarmente difficile da giustificare al board dell’azienda. Da qualche mese il board è cambiato per volontà de nuovo CEO Apotheker, ma lo scenario che si configura per l’azienda è abbastanza nebuloso viste anche le poche certezze trasferite sul futuro di webOS come sistema operativo (chi potrebbe essere interessato a licenziarlo non è proprio facile da capire!) e la volontà di re-inventarsi anche attraverso una possibile acquisizione da $10B di Autonomy.
Forse la riflessione più interessante in questo evidente esempio di azienda che ha perso il proprio “mojo” (o che lo sta ricercando da anni considerando anche il precedente mandato di Carly Fiorina) è sulla fase di transizione che stiamo vivendo nel settore del computing. Sancire la fine dell’era PC caratterizzata dal duopolio Windows e Intel è sicuramente sbagliato. Apple è ora il secondo produttore al mondo di PC con una quota superiore al 15% visto che gli iPad sono dei computer a tutti gli effetti e il primo nel segmento dei dispositivi mobili con il 21.1% nel secondo trimestre del 2011 secondo una recente ricerca di Display Search. Analizzando i soli dati di Q2, Apple sale al primo posto con HP seconda. Nel frattempo la divisione che comprende il sistema operativo Microsoft Windows ha riportato risultati in calo – seppur di poco – per il terzo trimestre consecutivo, mai successo in precedenza.
Dati interessanti e incredibili solo un paio di anni fa. I rumors di oggi danno per certo l’annuncio/arrivo di iPhone 5 nei prossimi 60 giorni e ormai di iPad 3 si parla da almeno un paio di mesi con dettagli e specifiche abbastanza precise. Per Apple la situazione di mercato favorevole che si sta creando attorno ai propri prodotti anche per le varie difficoltà della concorrenza è un’opportunità incredibile da cogliere per rendere ancora più forte il legame e la relazione con i consumatori. La settimana che si sta per concludere è stata una vittoria per la casa di Cupertino grazie alle sconfitte altri e all’indiretta conferma ce la propria strategia di sviluppo di prodotti è quella vincente.
A settembre con l’arrivo sul mercato di nuovi tablet potenzialmente blasonati potremo capire se effettivamente questo dei tablet è un segmento monomarca o c’è spazio per la concorrenza. Di sicuro sembra evidente che soluzioni “autoctone” come gli esperimenti di HP e RIM non abbiano molte chance di successo. E altrettanto vale per Microsoft, visto che Windows 8 dovrebbe arrivare non prima di dodici mesi a oggi.
Molto interessante.
Ma mentre lo leggevo pensavo che mi piacerebbe che tu ci parlassi così a “ruota libera” anche di Google e Motorola… e magari che tu lo facessi su Google+…
🙂
Ciao
Mi licenzierebbero all’istante e devo ammettere che il mio attuale lavoro mi piace molto.
Comunque, saranno mesi entusiasmanti quelli che verranno.
Best, Stefano
IBM ha venduto i propri PC a Lenovo, e ha fatto bene perche’ il segmento dei PC, per IBM, era in perdita. Tutti l’hanno criticata ai tempi, io stesso, ma ha fatto decisamente bene. HP ha deciso di CESSARE l’attivita’ senza nemmeno provare a svenderla… peccato. Per il consumer, e’ importante che un brand importante come Hp, rimanga in giro.
Sarei inoltre, curioso di capire quale ramo di PC cessera’. Includera’ anche i Server soho o solo la linea economica? Laptop o workstation? Hai ragione, il futuro sara’ -finalmente- un po interessante. E’ dal ’98 che non vedo grandi rivoluzioni che non siano miniaturizzazione o connettivita’ hardware. I tablet potrebbero segnare finalmente una svolta anche nei contenuti e la gestione documentale.
LLB,
non ho sentito un commento positivo alla “strategia” di HP. E – per quel poco che capisco – l’eventuale acquisizione di Autonomy è un ottimo affare per chi vende. Escono completamente – se realizzano lo spin-off o la vendita della parte PC – dal segmento consumer. A mio avviso ci vuole del coraggio a intraprendere una strada simile o la consapevolezza di non avere alcuna chance. Fiorina era per servizi. Hurd per consumer. Apotheker per software. Tre “strategie” in tre gestioni consecutive: non male!
Best, Stefano
Ne sono convinto anche io…
che saranno mesi entusiasmanti, eh! 🙂
In realtà mi riferivo al fatto che in Google+ parecchi googoler stanno nutrendo il dibattito… non solo Larry e Sergey… con le loro foto e i loro record ad Angry Birds…
Ma non ne vedo ancora di Google Italia… come se voi foste più restii ad esporvi direttamente e a contribuire a costruire la awesome-tastic Google+ community together, come la definisce +Natalie Villalobos, Community Manager for the Google+ project…
Insomma la comunità italiana langue… certo gli americani ci fregano con la lingua, ma noi ci crediamo in una nostrana mega super fantastica comunità Google+ da costruire insieme?
Buon lavoro!