Ovviamente non sono credibile, ma ci provo lo stesso. Una decina di giorni fa mi sono fermato nel negozio Dixon’s di Fiumicino avendo dieci minuti prima dell’imbarco del mio volo. In un angolo era esposto il tablet Acer A500 da 32GB ed esclusivamente WiFi. Per €499 è entrato a far parte della mia collezione personale di gadget. Non so se sia il miglior prodotto sul mercato in termini di peso, dotazioni hardware, schermo e altro. Sta di fatto che la voglia di provare Honeycomb (o Android 3.x) era troppo forte e quindi l’affare ha visto una sua conclusione nel volgere di pochi minuti. Vi anticipo le conclusioni: un prodotto assolutamente fantastico.
Non sono in gradi di fare una recensione hardware nel vero senso del termine, ma questo non era la motivazione alla base dell’acquisto. Il mio interesse era esclusivamente rivolto ad Android e alla user experience associata. Ovviamente quest’ultima è condizionata dalla qualità della GPU e delle altre componenti strutturali, ma ritengo che il tablet Acer si posizioni tra i migliori al momento anche sulla base di alcune prove lette su diversi siti specializzati.
Honeycomb è veramente notevole essenzialmente perché in pochi minuti mi ha consentito di acquisire familiarità con l’interfaccia utente, sentirmi a mio agio nel nuovo ambiente ed esternare subito dopo un livello di produttività che francamente non sono riuscito a ottenere con iPad in oltre un anno di impiego. Mi rendo conto che quest’ultima sia un’affermazione forte, sebbene soggettiva. E quindi proseguo con i limiti riscontrati in Honeycomb allo stato attuale. In prima battuta al momento l’impossibilità di accedere direttamente al negozio iTunes è un limite, forse però più teorico che pratico visto che qualsiasi acquisto lo faccio rigorosamente dall’iMac di casa per una successiva distribuzione e condivisione via wireless con altri dispositivi domestici. Ma l’idea di trovarmi in una situazione di acuta carenza musicale quando on the road e di non poter procedere a un acquisto la percepisco come una limitazione. La seconda debolezza è l’assenza di una versione di Flipboard per Android. Nulla di fondamentale, ma mi trovo proprio bene con questa applicazione e spero che esca presto una versione per Android. Quindi, come avrete capito, non delle “voragini” quanto piuttosto dei dettagli
Un vero browser, un multitasking che funziona & molto altro ancora
Non è proprio Chrome, ma è essenzialmente Chrome. Quindi tutt’altra cosa rispetto all’esperienza di Safari per iPad. Adoro i tabs per la loro consolidata e consueta comodità. Il supporto di Flash, poi, non penalizza in alcun modo la navigazione rimuovendo una fonte di stress inutile (continuo a non capire come mai Apple insita nel trasferire questa penalizzazione ai propri consumatori senza reali e oggettive alternative). L’assenza di pulsanti fisici sul frontale è un ulteriore elemento di apprezzamento. Ruotando lo schermo i tasti virtuali si adattano alla nuova disposizione, rendendo il tutto molto piacevole ed ergonomicamente vincente. Oltre al tasto per raggiungere istantaneamente la Home Page (adoro poter mettere mano con un click solo sul mio desktop), trovo quello che visualizza le applicazioni attive estremamente pratico e utile. passare dalla posta elettronica alla musica risulta semplice, naturale e produttivo.
Parlando di produttività, il client di Gmail è molto ben fatto. Semplice, ma super funzionale l’interfaccia, supporta anche il drag & drop di fatto replicando alcune delle ultime caratteristiche della versione per il browser. Sono poi un convertito ai Google Docs e disporre di questo archivio online di documenti risulta indispensabile per sentirmi produttivo con questo tablet. In merito ho proceduto all’acquisto dell’applicazione DocumentsToGo (€10) per avere compatibilità con la suite di formati di Microsoft Office, un ulteriore elemento di garanzia di compatibilità con i formati dati più diffusi sul mercato.
In queste prime ore di utilizzo ho notato che la dimensione 16:9 dello schermo mi indice spesso a usare la tavoletta in orizzontale, soluzione che risulta ideale per la scrittura di documenti ed email. Quando devo invece accedere al contenuto di un sito Web, tendo invece a preferire la disposizione in verticale. Ancora una volta, l’adattamento dinamico della pulsantiera una vera comodità.
Devo ancora testare la porta HDMI. Avendo un’uscita micro, non sono riuscito a trovare il cavo (perché non è in dotazione?). Immagino però sia decisamente utile riuscire a proiettare il contenuto del tablet su uno schermo o un proiettore VGA (esistono cavi HDMI to VGA), soluzione che dovrebbe aggiungere ulteriore valore a questo tablet in un’ottica di sostituzione rispetto a un laptop anche in ambito lavorativo.
La presenza di una porta USB aggiunge altro valore. Ho collegato diverse memory cards per visionarne il contenuto, mentre appena avrò tempo mi cimenterò con altre unità esterne (ho letto di tastiera USB connessa al tablet, soluzione che non mi interessa perché mi trovo veramente ben con quella soft presente sullo schermo). Nel frattempo mi sono scatenato a scattare foto e a fare riprese con la tavoletta tra le mani, un gesto abbastanza atipico e inusuale soltanto fino a qualche mese fa, ormai ampiamente sdoganato con l’avvento di iPad 2 e come ho potuto verificare recentemente in occasione del Digital Economy forum di Venezia organizzato dalla US Embassy in Italia. la qualità sembra elevata e le applicazioni a corredo facili da usare.
In sintesi
Come anticipato, sono molto soddisfatto. Mi sento estremamente produttivo e a mio agio con questo prodotto, al punto da ritenerlo veramente alternativo a un laptop. In una recente trasferta di quattro giorni lavorativi non ho mai rimpianto il mio Mac né sono arrivato alla conclusione di essere in qualche modo penalizzato dal disporre di un hardware più semplice rispetto a un laptop. Credo che questa sia la migliore considerazione di tranquillità e soddisfazione che potessi maturare nell’utilizzo di un tablet, sensazione che i miei iPad non sono riusciti a trasferire in misura così completa fino a oggi. Possibile che questo giudizio positivo sia influenzato dall’aver spostato nella cloud molti miei documenti e nel ricorso a Gmail sia per la posta professionale che per quella privata. Nonostante quindi una eventuale naturale inclinazione per tutto quanto è connesso con il lavoro di sviluppo fatto dagli ingegneri di Google, i primi dati di mercato che indicano l’esaurimento delle scorte mi fanno pensare che non sono il solo ad avere maturato questa impressione positiva.
Android ha fatto passi enormi e tutte le aziende che l’hanno adottato lo usano alla grande, ho provato anche io l’Acer A500 e mi ha colpito molto di più che l’ipad 2. Trovo Android 3.x una bomba come qualsiasi android esistente (Provati tutti quanti)