Sempre bello e piacevole assistere all’evoluzione di un progetto che prende forma nel tempo fino a raggiungere lo stadio finale. È una sensazione che ho provato in molte occasioni durante la mia carriera lavorativa. Questa mattina mentre correvo mi sono ricordato dell’emozione nell’annunciare l’ingresso sul palco di Bill Gates in occasione di un evento organizzato a Roma una decina di anni fa. Io ero sensibilmente agitato, ma anche la sala super gremita di oltre mille persone trasmetteva attesa, ansia e un forte senso di partecipazione. Quello il momento clou di un progetto iniziato mesi prima che aveva richiesto il lavoro di molte persone in Microsoft con l’obiettivo di posizionare MSN come uno dei principali player nel nascente mercato Internet. Anche la prima edizione della Windows Professional Conference nell’autunno 1994 con 1087 partecipanti un momento che ricordo come un risultato concreto per tutti noi all’epoca impegnati come Microsoft University. Questi solo due dei tanti esempi passati.
Stessa situazione e sensazioni per il libro La Fine dell’Era del Buon Senso appena uscito esclusivamente in versione digitale e disponibile praticamente in tutti gli store esistenti, sebbene al momento solo in italiano. I dubbi e le perplessità che mi attanagliavano – più durante la fase di rifinitura che nel momento originario della scrittura – riguardavano la bontà di quanto prodotto, la sua capacità di stimolare interesse e di far scattare riflessioni partendo dal materiale raccolto e presentato nel testo. Qualche primo feedback incoraggiante l’ho ricevuto nelle scorse settimane da parte di editor di diverse case editoriali italiane. Pur avendo scritto oltre una dozzina di libri in passato, questo è diverso, molto diverso, dai precedenti. È un racconto di tecnologia, ma non una lettura riservata a chi opera nel settore dell’Information Technology. Almeno questa la mia intenzione. Una volta trovata conferma da parte di chi di libri se ne intende, è aumentato il desiderio di completare il lavoro e di vedere pubblicato l’ebook. Oggi ci siamo, ma – come sempre – la mia attenzione è già da giorni rivolta a cosa fare di stimolante prossimamente. L’hashtag è #finebuonsenso.
Nel frattempo aspetto i commenti e le valutazioni dei lettori, augurandomi di riuscire a instaurare un dialogo e una conversazione stimolante per tutti e di leggere tante reviews. Sono poi estremamente curioso di capire dall’interno il nuovo fenomeno degli ebooks, la risposta dei consumatori a questo genere di formato e tutte le implicazioni connesse soprattutto in ambito social. Un po’ teso, ma vale sempre la pena correre dei rischi.
Vi consiglio di iniziare dal sito e dal Prequel, una parte non inclusa nel libro, ma organica con quanto raccontato nel testo. Altrettanto vale per la sintesi dei principi e delle idee raccolte. Buona lettura:
- La Fine dell’Era del Buon Senso su Amazon.it;
- La Fine dell’Era del Buon Senso su iTunes Italia;
- La Fine dell’Era del Buon Senso su iTunes USA;
- La Fine dell’Era del Buon Senso su Book Republic;
- La Fine dell’Era del Buon Senso su Feltrinelli.
PS Chissà se le mie figlie lo leggeranno?
Si può acquistare anche su Bol.it 🙂
http://www.bol.it/ebook-italiani/Fine-dell-Era-del-Buon-Senso/Stefano-Maruzzi/ea978886586105/