La strategia editoriale ha una declinazione sola: contenuti video

Ho scritto diverso tempo fa di un’ipotetica Apple iTV, prodotto che fino a oggi si è materializzato solo nella mia testa e che probabilmente continuerà a rimanere confinata in quell’ambito. Nel frattempo, però, altri segnali evidenziano quello che ho anticipato ne La Fine dell’Era del Buon Senso e che presto diventeranno concreti aspetti di diverse strategie di prodotto nell’ambito media. Amazon.com e Apple le due aziende in primo piano in questi giorni.
Iniziamo da Amazon. Negli USA essere un abbonato al servizio Prime non solo significa avere vantaggi economici nelle spedizioni degli acquisti, ma anche accedere a un’ampia e in costante espansione libreria di contenuti video. E da poche ore esiste un’apposita applicazione per iPad – Amazon Instant Video – per vedere film e tv shows sul proprio iPad accedendo alla libreria di Amazon. E molti di questi sono gratuiti per chi ha sottoscritto Prime, un servizio da $79 all’anno. A mio avviso un incredibile affare. Di seguito due schermate del servizio.

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Apple ha invece annunciato la disponibilità del servizio Hulu e Hulu Plus su Apple TV. A un’analisi superficiale è come se Nei negozi Microsoft (li avete visti?) venissero venduti i prodotti Apple. Un controsenso “biblico” alle apparenze. Eppure questa è una mossa molto Smart da parte di Apple per rafforzarsi nella posizione di fornitore di contenuti premium nella modalità preferita dai consumatori in tutto il mondo: lo streaming video disponibile su qualsiasi piattaforma, in qualsiasi momento. Vi assicuro che beneficiare di questi due servizi dagli USA è un vero piacere e soddisfazione quando alla ricerca di forme di intrattenimento video di qualità.

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