Nessuna risposta da WSJ

Strano non aver ricevuto ancora un risposta visto che negli USA le vacanze natalizie sono finite da tempo senza code di alcun genere. Nel frattempo queste le schermate catturate dal mio iPhone sul tema del “presunto” doppio pagamento.

WSJ non sembra il solo ad avere le idee confuse: anche in Italia poco prima di Natale un editore ha modificato la propria strategia relativamente all’accesso ai propri contenuti attraverso un’apposita applet per iPhone. Da pagamento è diventata gratuita. Non male vero? Peccato che non sia così: anzi! Ma questo argomento merita un altro post.

Questo articolo ha 3 commenti.

  1. Fabrizio

    L’argomento è sicuramente di grande interesse e credo meriti dei commenti. Provo a metter giù degli elementi di riflessione sui quali avere un tuo commento e quello degli frequentatori del tuo “osservatorio”.
    A mio avviso il problema fondamentale sta nella distribuzione errata del flusso economico legato all’accesso a Internet. Non è vero che i contenuti on-line sono gratis per il consumatore, è vero che poco o nulla di questi soldi vada a finire al content provider. E’ altrettanto vero che internet è una conquista alla quale ormai nessuno può rinunciare, ormai non solo come media ma anche come mezzo di comunicazione. Però, i modelli di business dei vari attori coinvolti (content provider, ISP, carrier telefonici, produttori di device, motori di ricerca, produttori software, social network ecc…)
    sono per il momento diversi, talvolta sovrapposti se non addirittura opposti! riuscirà Internet a mettere d’accordo tutti? vedremo…
    certamente il Nexus One è un tentativo interessante; personalmente non credo che Google abbia intenzione di far concorrenza all Nokia o agli altri produttori di device, ma abbia piuttosto intenzione di “forzare” l’attenzione del consumatore sul suo core business, cioè il motore di ricerca come vero e proprio sistema operativo di base del device e quindi come modalità d’accesso on line privilegiata.

  2. Fabrizio

    scusate, ma manca il pezzo finale della mia “provocazione” :-)….
    Quindi Stefano, se Google ha ragione dovrai rassegnarti ad abbandonare i-phone e ad utilizzare un nexus one per non pagare 2 volte lo stesso abbonamento . Che ne pensate?

  3. Alfonso Correale

    Credo che il Nexus One sia molto più di un tentativo interessante.

    Il Nexus One non è soltanto un device realizzato da HTC con sistema operativo Android, bensì un dispositivo con sul quale Google si gioca la propria credibilità e parte del proprio futuro. Il lancio del Nexus One darà uno scossone al mercato degli smartphone e i sui rivali per eccellenza saranno Apple iPhone e Rim BlackBerry.

    Il Nexus One ha sicuramente caratteristiche tecniche di alto livello grazie al suo potente chip Qualcomm Snapdragon da 1 Ghz, alla fotocamera da 5 megapixel con flash e geottaging, la memoria espandibile fino a 32 Gb, ecc. Caratteristiche che sulla carta dovrebbero farlo primeggiare rispetto ad IP Phone and Co.

    Ma non sono tutte rose e fiori : dal 5 gennaio, giorno del lancio, i primi utilizzatori hanno segnalato qualche problemino che riguarda 2 aspetti principali: l’assenza di un servizio clienti telefonico (le richieste di assistenza o informazioni dei consumatori sono veicolate esclusivamente tramite e-mail e sulle pagine di un forum dedicato) e i malfunzionamenti della connessione 3G, di cui HTC dice di essere al corrente e informa che sta provvedendo all’individuazione del problema.

    Ovviamente Apple sta “gufando” alla grande 🙂 … e ci credo!! L’alleanza tra Google e Htc è comunque strategica e punta ed erodere il predominio di Apple non solo nel mercato superphone, ma anche su quello della multimedialità mobile (Mobile internet devices, tablets).

    Vedremo cosa succederà… Per quanto mi riguarda, io non vedo l’ora di lanciare il prossimo «tweet» mobile dal mio Nexus

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