Meglio di uno strumento di posta elettronica. meglio di un istante messenger. Questa in sintesi la mia valutazione di Slack. Lo uso da diversi mesi ormai e in azienda è diventato uno standard accettato subito praticamente da tutti. Troppo comodo, troppo utile, troppo semplice da usare per essere considerato qualcosa di ridondante. Anzi, esattamente l’opposto: Slack aggiunge valore e produttività migliorando l’interazione all’interno di un team e di un’organizzazione. Come prima cosa, si tratta di un software di elevata qualità. Ho sperimentato esclusivamente il client Mac e quello iOS, ed entrambi sono veramente progettati con cura, attenzione per i particolari e grande stabilità. Sembrano caratteristiche scontate per qualsiasi pezzo di software, ma non raro trovare bugs o illogicità nella UI. Per Slack è esattamente l’opposto. La UI non solo è “pulitissima”, ma logica, razionale e super intuitiva. Già questo un elemento di grande apprezzamento.
Ma in quale modo Slack mi ha conquistato? Si tratta di uno strumento di comunicazione, di condivisione e di scambio di informazioni e di dati. La logica di fondo ruota attorno al concetto di creazione di un gruppo di lavoro (l’intera organizzazione aziendale o teams più ristretti) con interazioni dirette tra individui o attraverso temi definiti a piacere e denominati Channels, canali. Ecco perché mi sono permesso di definirlo una sintesi tra la posta elettronica e una soluzione di messaggistica. Combinando entrambe le funzionalità in un’interfaccia veramente elegante ed efficiente, Slack aggiunge e sottrae in modo chirurgico. Aumenta la produttività rendendo semplici e istantanee le comunicazioni mantenendo però traccia nel tempo di quanto condiviso. Allo stesso tempo induce a trasferire al proprio interno interazioni sporadiche eccessive per la posta elettronica, ma che comunque conviene memorizzare nel tempo. Insomma, razionalizza le modalità di lavoro secondo una prospettiva nuova rispetto a posta elettronica e messaggistica.
I Channels rappresentano però l’aspetto maggiormente innovativo. Immaginate di lavorare alla redazione del report relativo al quarto trimestre 2015. Il soggetto in questione si qualifica perfettamente un un nuovo canale (nome a piacere, ovviamente) al cui interno verranno convogliati commenti, richieste, documenti, immagini, link a file residenti in aree condivise in cloud e qualsiasi altra cosa pertinente all’argomento.
Particolarmente vincente la logica seguita nelle comunicazioni interpersonali. Oltre ad avere canali di comunicazione 1:1 con ogni singolo membro del gruppo (soluzione assimilabile a una conversazione privata), quando necessario è comunque possibile inviare un messaggio all’interno gruppo indicando in modo selettivo gli utenti magari direttamente coinvolti in determinate attività o richieste (la sintassi prevede @nomeutente). Tutti al corrente, ma comunicazione selettiva quando appropriato.
Slack è disponibile gratuitamente o con una griglia di soluzioni in relazione alle esigenze e alle dimensioni di un’organizzazione. Valido anche per un libero professionista per gestire in modo super efficiente le interazioni con collaboratori e partner, Slack può avere senso anche in ambito famigliare perché più ricco e comunque semplice di qualsiasi altra soluzione di messaggistica in commercio.
Da ultimo, l’applicazione iOS è davvero una gemma, ma altrettanto vale per il client Mac.