Pochi giorni all’annuncio ufficiale di Apple. Le speculazioni si rincorrono da tempo: apparentemente la più accreditata consiste nella presenza di funzionalità fotografiche all’interno del dispositivo. Questa opzione è decisamente credibile per l’iPod touch (va scritto in minuscolo) viste le dimensioni e l’uso assimilabile in tutto e per tutto all’iPhone. Forse tecnicamente possibile anche su un più piccolo iPod nano (raggiungerà la quinta generazione), anche se personalmente faccio fatica a capirne l’effettiva utilità.
La mia relazione con l’iPod Nano è molto forte perché giornaliera e in più occasioni durante l’arco delle 24 ore partendo dalla corsa mattutina, il tempo trascorso in palestra, il commuting in auto o i viaggi in aereo e relativi spostamenti. Ma si tratta sempre ed esclusivamente di file audio nella forma di canzoni o podcast. Niente immagini, niente video, ma nemmeno contatti o altro. Puramente audio e non ho la sensazione di sotto-utilizzare il prodotto.
Piuttosto uso l’iPod nano in combinazione con il receiver Nike+. In teoria questo dispositivo andrebbe correlato al sensore presente nella scarpa sinistra della linea Nike+, ma i due possono essere disaccoppiati. L’aggiunta del receiver trasforma il Nano in un dispositivo gestibile remotamente e in modalità wireless, cosa che faccio con l’apposito orologio Nike+. Cambiare canzone, variare il volume, spegnere e accendere il dispositivo sono tutte azioni gestite con semplici pressioni sul bracciale Nike+, una soluzione comodissima perché permette di mantenere il device da qualche parte al sicuro (tasca, zainetto, …) e di gestirne le funzionalità chiave in modalità “remota”.
Quindi, la prima funzionalità nella mia wish list personale consiste appunto nell’includere direttamente nell’iPod nano la capacità di essere gestito wirelessly da un ampio numero di dispositivi, non solo il bracciale appena citato.
Sempre nell’area dell’automazione di molte funzioni associate al player, la mia seconda richiesta personale riguarda la capacità di comunicare vocalmente. Non intendo impartire comandi vocali – sono scettico sull’argomento – quanto sentire l’iPod “parlare” e trasferire informazioni di vario genere trasformandole in contenuto audio. Mi farebbe decisamente comodo sentire per esempio l’ora sempre agendo remotamente e istruendo il comando via wireless (ovviamente la funzione è attivabile anche agendo direttamente sul dispositivo).
La terza e ultima richiesta riguarda funzioni GPS. Sarebbe veramente piacevole e utile poter memorizzare di quando in quando la propria posizione secondo coordinate poi mappabili su Google Maps. Ancora una volta, utile per le attività sportive legate alla corsa, ma non solo quello. Mi rendo conto che GPS significa elevata avidità nei confronti di energia e batterie e, implicitamente, connessione wireless. Ipotizzo una soluzione WiFi con iPod touch per permettere di trasferire i dati verso altre applicazioni Web (cosa possibile anche mediante cavo fisico e iTunes).
Quindi, queste le mie tre “richieste”. Presto sapremo quali saranno effettivamente le caratteristiche sia di nano che di touch. Mentre da quest’ultimo mi aspetto che replichi la quasi totalità delle funzioni presenti in iPhone 3Gs, le attese maggiori in termini di innovazione ruotano attorno al piccolo lettore, solo pochi anni fa il main driver dei risultati finanziari di Apple e più recentemente superato da touch e iPhone.
Desideroso di essere stupito, attendo.