Quasi esattamente tre anni fa – verso il 20 settembre 2010 – il canadese Stephen Elop avrebbe preso il comando delle operazioni di Nokia diventandone il CEO. Società di provenienza: Microsoft. Ora, dopo l’acquisizione della porzione handheld devices di Nokia annunciata da Microsoft all’inizio di questa settimana, Elop ritorna alla casa madre. Di lui ho già scritto in passato e dei risultati conseguiti. Non più tardi dell’agosto 2012 commentando la trimestrale oggettivamente da brivido, nella conf call con gli analisti Elop commentava:
“We have truly great products but aren’t getting the traction that we would prefer.”
Affermazione profonda e particolarmente arguta allora e ancor di più oggi a distanza di dodici mesi quando la quota di mercato mondiale di Nokia negli smartphone si è ulteriormente ridotta. Giusto per completare il quadro, Elop è considerato il candidato più accreditato per sostituire Ballmer al comando di Microsoft. Visto i risultati conseguiti con Nokia, qualche perplessità sembra più che giustificata.
Certo che la situazione in Microsoft è proprio particolare. Steve Ballmer ha riorganizzato recentemente l’azienda creando una struttura che – a detta di tutti – rafforzava il suo potere e posizione, poi annuncia che lascia, compra le spoglie di Nokia, aliena tutti gli altri produttori di telefoni che ovviamente smetteranno di produrre smartphone con Windows 8x (Samsung ha scartato questa ipotesi fin dall’inizio), ammette che Windows RT è stato un bagno di sangue con un write-off da $900M e addirittura smette di sorridere nelle occasioni pubbliche!
Ancora più preoccupante lo scenario relativo al nuovo CEO. Mi domando cosa vorrà e potrà fare il nuovo arrivato visto che SteveB ha già deciso tutto per lui. Ricambia l’organizzazione? Prosegue nell’esperimento copycat di aprire negozi vuoti di contenuto, significato e prodotti? Abbraccia la filosofia di produttore hardware nella speranza di riuscire a sostenere le vendite del software? Quali margini di manovra per il nuovo arrivato? Sconfessa tutte queste recenti decisioni e fa svoltare completamente l’azienda o si adegua?
Proprio perché risulta abbastanza poco credibile pensare a un ribaltone, ecco che le probabilità che sia proprio Elop a proseguire in questo lavoro sono alte. E forse uno come lui ci si ritrova pure in un contesto/scenario al quale ha contribuito in modo esplicito. Rimane infatti il sospetto che fosse “on a mission“. Non ha creato molto valore per Nokia (affermazione estremamente educata nei confronti di Elop) e con la decisione di non scegliere Android ha indirizzato l’azienda verso l’esito finale comunicato a inizio settimana. Questo articolo aiuta a capire la situazione. Sarebbe bello sentire qualche commento dei dipendenti Nokia per capire come si sentono e come hanno vissuto gli ultimi anni.