È Seattle la nuova capitale del calcio USA e i Seattle Sounders i protagonisti di questo miracolo. Qualcosa di magico sta accadendo da quelle parti, qualcosa di tutto rispetto anche per gli standard europei. Nonostante l’esplosione dei Seattle Seahawks e del quarter back Russel Wilson nello scorso campionato NFL, il calcio professionistico è diventata una passione per i residenti di Washington State. I numeri parlano chiaro. Per le partite giocate in casa nel CenturyLink Field, l’affluenza media è stata di 40,000. Settimana scorsa, in occasione della sfida al vertice con i Real Salt Lake per la leadership nella Western Conference e vinta dai Sounders per 2 a 0, le prevendite avevano toccato i 52,000 biglietti! Ancora meglio il 25 agosto in occasione del debutto di una delle icone della nazionale USA – Clint Dempsey – dove il numero di spettatori ha raggiunto i 67,000, seconda affluenza di tutti i tempi nella storia della Major League Soccer.
Sponsorizzata da X-Box, il club è di proprietà di Joe Roth, imprenditore di successo di Hollywood con una quota di minoranza, tra gli altri, di Paul Allen, socio fondatore di Microsoft insieme a Bill Gates. Oltre a un buon gioco – sicuramente ancora molto distante rispetto ai migliori club europei e sudamericani – quello che caratterizza i Sounders è proprio l’atmosfera allo stadio. Riflette una vera passione e desiderio di partecipazione, con un pubblico formato da qualsiasi fascia di età, impegnato a supportare il proprio team e a festeggiare con loro. Il tutto con grande tranquillità e senso civico.
Ora non resta altro che continuare così anche nei play-offs di fine stagione per assicurarsi il titolo.
Sicuramente quello dei Sounders e’ un fenomeno inusuale, soprattutto per una nazione che di calcio si interessa veramente poco. Li ho visti giocare quando vivevo a Seattle e l’atmosfera dello stadio mi ha davvero impressionato: certo che la qualita’ del loro campionato e’ paragonabile alla nostra serie C, diciamo che possono solo migliorare 😉
alle partite lo spettacolo lo fanno il pubblico, la marching band, l’entusiasmo; le altre differenze principali:
– e’ anche adatto a famiglie 😉 (dimmi quanti porterebbero i figli allo stadio in italia?)
– fanno il pieno anche se la partita e’ trasmessa in TV in diretta
– non c’e’ una curva per gli ospiti, che stanno con le maglie delle loro squadre in mezzo agli altri spettatori
vero, siamo alla serie C, ma perche’ hanno deciso di mettere un cap agli stipendi dei giocatori: pochi campioni vengono (ovvero solo se hanno contratti di imagine addizionali), quelli bravi se ne vanno all’estero. ma cosi’ la qualita’ cresce insieme alla sostenibilita’ economica, e fra non molti anni vedremo dove arrivera’ la MLS.
Facciamo un esperimento: togliamo la recinzione che separa il campo di gioco dagli spalti in un qualsiasi stadio italiano. Cos succederebbe? E perché?
Lo Juventus stadium non ha recinzioni e non succede un bel niente, anche se si gioca la Champions e arrivano orde di Hooligans ubriachi. Quando tutti i club di serie A avranno stadi proprietari saremo come l’Inghilterra che BTW era peggio di noi qualche anno fa…