Oggi ho installato BeamApp sul mio MacBook Air e su un paio di dispositivi iOS che ho con me. In entrambi i casi ho fatto riferimenti a iTunes americano. Lo scopo di questa applicazione – o insieme di applicazioni – consiste nel rendere semplice e naturale la sincronizzazione di azioni tra dispositivi diversi in modo da condividere contenuti, azioni e decisioni e semplificare la vita.
La prima operazione consiste in un minimo di setup per definire quali dispositivi debbano essere collegati tra loro. Il tutto ha richiesto pochi secondi, decisamente meno del tempo necessario per fare le varie installazioni dall’App Store e da iTunes. Una volta creato il collegamento logico, ho provato a verificarne la bontà del funzionamento. Sul MacBook Air ho impostato un percorso stradale con Google Maps in Safari. Facendo riferimento all’applicazione BeamApp attiva nel menu (una B maiuscola), è stato sufficiente selezionare l’azione appena compiuta e il dispositivo sul quale trasferirla. In questo caso, l’iPhone 5 precedentemente collegato ed equipaggiato dell’app BeamApp in versione iOS. La pressione del pulsante Beam attiva il trasferimento e quindi la sincronizzazione. Lanciando l’app, il risultato ottenuto sul telefono è la comparsa del medesimo percorso (in questo caso con un paio di alternative) nell’app Maps di iOS.
La logica è semplice, l’applicabilità interessante. La selezione di un numero telefonico dall’agenda del computer o da un sito web in consultazione può essere reindirizzata al telefono e trasformata immediatamente in una chiamata. Ancora più intrigante, però, l’applicazione di questa funzionalità di push verso dispositivi tipicamente più “passivi” come il sistema di navigazione di un’automobile. Riprendendo l’esempio di prima, il trasferimento i un percorso stradale al navigatore dell’auto parcheggiata in garage una comodità non trascurabile. Indipendentemente dalla capacità di interazione e di accettazione di input, alcuni dispositivi eccellono e risultano più portati per questo genere di attività. Impostare una rotta via browser dal proprio computer richiede una frazione di secondo rispetto all’operazione equivalente sul navigatore di un’auto. Almeno, questa la mia esperienza con un navi fisso e integrato nel cruscotto. Selezionare la fonte di partenza per proprie attività e quindi selettivamente indirizzare i dispositivi su cui trasferire il tutto un’ottimo approccio. Questo uno dei tanti miglioramenti che mi aspetto da iOS nel prossimo futuro. Nel 2013.