Special 301 Report

Tra le ipotesi lavorative di mia figlia c’è quella di prestare servizio presso un’agenzia federale. La CIA è al top delle sue attuali aspirazioni. Penso che nei prossimi anni cambierà idea almeno una dozzina di volte. Nel frattempo vi invito a familiarizzare con l’edizione 2009 dello Special 301 Report prodotto dall’Office of the United States Trade Representative. Tra le varie informazioni interessanti che ho scovato, c’è appunto lo Special 301 Report stilato e aggiornato ogni anno per valutare lo stato dell’IPR nei diversi paesi del mondo. L’introduzione tratta appunto dall’ultima edizione disponibile al momento chiarisce l’obiettivo del lavoro svolto da questo ufficio nel misurare il grado di rispetto della proprietà intellettuale.

The “Special 301” Report is an annual review of the global state of intellectual property rights (IPR) protection and enforcement, conducted by the Office of the United States Trade Representative (USTR) pursuant to Section 182 of the Trade Act of 1974, as amended by theOmnibus Trade and Competitiveness Act of 1988 and the Uruguay Round Agreements Act

Per le aziende americane, ma non solo, il rispetto dell’IPR è un punto fondamentale per proteggere qualsiasi forma di ricerca e sviluppo (R&D), spesso il risultato di anni di lavoro e di investimenti consistenti. Nel settore delle tecnologie avanzate, ma anche della ricerca medica, il rispetto dei diritti associati alla proprietà intellettuale è un punto fermo sul quale costruire il proprio futuro commerciale. Anche le aziende software sono particolarmente attente al tema – pensate al fenomeno della pirateria informatica – e altrettanto vale per Hollywood e per l’industria musicale in generale.Scorrendo il sommario ho notato la presenza dell’Italia nel raggruppamento Watch List e un posto a noi riservato a pagina 27. Un veloce salto direttamente a quel bookmark (ma questa sera ruota tutto attorno al numero 27?) ed ecco la fotografia che ci riguarda direttamente:

ITALY

Italy will remain on the Watch List in 2009. Italy’s Economic Development Ministry established a General Directorate for Intellectual Property in 2008, which appears committed to raising public awareness of the value of IPR. We hope that this office will strive to make much-needed progress on IPR protection and enforcement in Italy, especially after an apparent lag in high profile government attention to IPR last year. In early 2009, the Prime Minister’s Office created an interministerial task force to combat Internet piracy. This appears to be a positive step, and we urge the Italian Government to create an IPR action plan and use the new task force to guide prompt and significant action against Internet piracy. The Finance Police and Customs police have carried out investigations and seizures throughout Italy. However, notable concerns last year included a lack of deterrent-level sentences for IPR crimes imposed by Italian courts. The U.S. copyright industries continue to report that Italy has one of the highest overall piracy rates in Western Europe, with Internet piracy remaining a significant problem. The United States urges Italy to make IPR enforcement a top priority, including encouraging judges to impose deterrent-level sentences and establishing a national action plan to address commercial-scale piracy, with a focus on Internet piracy. The United States will continue to work with Italy, with the goal of improving IPR protection and enforcement.

A voi la lettura completa. Ho evidenziato in grassetto le due frasi più forti e centrali del messaggio, la ragione per cui il nostro paese è nella lista degli osservati speciali. Siamo in buona compagnia in questa speciale classifica ed è probabile ci rimarremo a lungo salvo interventi drastici per eliminare il problema alla radice. Iniziando da una corretta educazione delle nuove generazioni.

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