Oggi Spotify – il servizio di musica in streaming lanciato in Svezia qualche anno fa – ha fatto esordire la tanto attesa app per iPad completando quindi la propria offerta in ambito di dispositivi mobili. Visto che il servizio non è al momento disponibile in Italia (ma lo sarà prossimamente), giusto fornire un quadro generale per chiarire di cosa si tratti. Il settore è quello della musica digitale, ma la proposizione di Spotify è differente da iTunes. La soluzione scelta non è la vendita di brani, quanto lo streaming presentato in 3 distinte modalità:
- totalmente gratuito in presenza di pubblicità;
- con canone di 5 al mese senza pubblicità;
- con canone di €10 al mese sempre senza pubblicità e con la facoltà di ascoltare i brani anche offline.
In estrema sintesi, una vera pacchia per gli appassionati di musica e i consumatori di molte canzoni su base giornaliere e mensili. La proposta di Spotify è infatti ideale per chi adora essere accompagnato da musica: l’accesso gratuito a un database di attualmente 17 milioni di brani sembra un buon prerequisito per chi desideri deliziarsi le orecchie. Le due varianti a pagamento – a mio avviso ancora più interessanti – consentono di fatto di godere della più ricca esperienza musicale al mondo sia quando collegati che non, dal proprio computer o da un dispositivo mobile. La disponibilità dell’applicazione nativa per iPad colma una lacuna nell’offerta di prodotto mettendo nella condizione di ascoltare buona musica attraverso il proprio tablet. Ora non serve altro che Spotify lanci anche in Italia.
I’m Spotify addicted, I really am! Reputo il servizio ottimo, e mi piace molto l’integrazione social. Ottima la disponibilita’ musicale anche per un appassionato come me, ed eccellente il servizio Cloud multiplatform (PC, Mobile, etc.). Per ora ho la premium subcription ($9.99 a month) e debbo dire che sono molto soddisfatto. Un tip per i tuoi lettori: uso il servizio dalla Germania senza problemi su PC e Windows Phone: basta che in fase di registrazione si usi un IP americano, dopodiche’ il servizio diventa accessibile a prescindere dall’IP 😉