Non so voi, ma tra una radiocronaca e una diretta video non ho dubbi: la seconda soluzione è molto più ricca, immersiva (Andrea, lo so che non esiste, ma non importa), coinvolgente e democratica (adesso lo spiego) rispetto a qualsiasi alternativa priva della componente visiva. Il commento audio fornito a supporto è un’integrazione rispetto al contenuto video che raggiunge il cervello, cattura l’attenzione e offre una libertà di interpretazione di quanto accade nelle immagini. Quindi video, video e ancora video come forma di comunicazione ideale per la nostra forma di apprendimento e di apprezzamento dei contenuti. Non è successo per diversi millenni perché la tecnologia non era in grado di catturare la realtà, dovendo quindi ricorrere a soluzioni meno ottimali come la scrittura e altre forme d’espressione. Oggi il consumo di video è esploso al punto da porsi seriamente la domanda se non abbia senso per chiunque voglia comunicare o produrre contenuti di considerare questa come la soluzione prioritaria alla quale far seguire altro. Il 51% del traffico complessivo registrato da Internet nel 2012 è stato generato dal consumo di video. Di qualsiasi genere e qualità, ma questo è tutto sommato un dettaglio irrilevante. Nel 2017 sarà pari al 66% del totale.
Come logico attendersi, smartphones e tablets i due generi di dispositivi che guidano il consumo di contenuto e di video in mobilità, sebbene con dinamiche differenti. Numericamente inferiori rispetto al numero complessivo di smartphones, i tablet mediamente registrano una consumo di contenuti 2.4 volte superiore a dimostrazione della diretta correlazione esistente tra dimensioni dello schermo e propensioni alla visione di contenuto. Procedendo in questa catena di produttività e consumi crescenti, i laptop mantengono un primato incontrastato rispetto a qualsiasi altro genere di dispositivo visto che il consumo di traffico Internet è superiore di ben 7 volte rispetto a quanto registrato con gli smartphones.
Un’ultima statistica che aiuta a comprendere il trend in atto che prevede un progressivo allontanamento dai laptop a favore dei tablet. Oggi il consumo di contenuti è di 3 volte superiore per i computer portatili, destinato però a livellarsi nel 2017 a ulteriore dimostrazione della crescente popolarità di iPad e cloni.
Questi sono alcuni dei dati emersi dal rapporto annuale di Cisco sul consumo di contenuti su Internet.