Il protagonista di ieri era inequivocabilmente il mondo iOS con solo qualche breve accenno a Mac e altri elementi della galassia Apple (negozi, iTunes, dati di vendita, per esempio).
Per comprendere come potrà evolvere il mondo di iOS con l’introduzione della versione 6 occorre aspettare fino al 19 settembre, anche se molte anticipazioni sono state documentate con apposite demo nella giornata di ieri. In sintesi, il nuovo mondo che si prospetta ai consumatori ruota attorno a questi punti:
- Integrazione. Riguarda la creazione di un’esperienza che prescinde dai dispositivi e dal luogo. L’integrazione tra Mac e dispositivi iOS ha raggiunto un ottimo livello grazie anche al ruolo di Internet incarnato nel servizio iCloud che agisce da collante tra i diversi componenti del proprio ecosistema. Il lavoro fatto rende trasparente e naturale il tutto, con grande vantaggio per consumatori meno tecnologici e poco interessati a complicati processi di configurazione.
- Innovazione. Una delle osservazioni emerse dopo ieri è il rallentamento nel livello di innovazione apportato da Apple. La sensazione è che quanto visto sia decisamente notevole e capace di aggiungere nuovi servizi e funzionalità in giusta quantità. Giusto per fare un esempio, manca NFC? Effettivamente manca. La domanda però è un’altra: quali i razionali che hanno spinto Apple a non considerare questa opportunità. Di sicuro non una dimenticanza e sono certo che il livello di conoscenza dei propri consumatori sia decisamente accentuato. La risposta superficiale che trovo è la seguente: evidentemente non hanno ritenuto differenziante e utile per una strategia di breve e medio periodo includere un chip NFC. Altrimenti l’avrebbero fatto. Di conseguenza, la domanda è capire se il livello di R&D della nuova serie di prodotti iOS di Apple sarà in grado di soddisfare le esigenze di milioni di consumatori in tutto il mondo. Nel volgere di poche settimane i dati di vendita forniranno una prima risposta.
- Partnerships. L’aver interrotto la collaborazione con Google sul fronte delle mappe è un rischio incrementale per Apple per diversi motivi. In termini pratici, rinuncia a delle revenue che Google era molto felice di corrispondere al rivale in cambio del traffico generato dai dispositivi iOS caratterizzati da un’utenza molto più propensa a fare interrogazioni rispetto all’universo Android. Inoltre, significa differenziarsi e, di conseguenza, esporsi al rischio di presentare al mercato un servizio inferiore rispetto a quello sviluppato da Google. Non da ultimo, avere in controllo il servizio di mappe è si strategico, ma rappresenta un’incombenza aggiuntiva per Apple, un’ulteriore area di focalizzazione e di R&D.
- Business. L’ecosistema sviluppato da Apple vede in questa fase un’ulteriore espansione con auspicati impatti positivi nei volumi di vendita nei prossimi trimestri. Il consumo di giochi, musica e video è destinato a crescere anche grazie alla disponibilità di dispositivi che rendono semplice e piacevole l’esperienza. Hardware accattivante anche nell’estetica, software pensato per la produzione e il consumo di contenuti e totale integrazione con il web e i servizi più popolari come Twitter e Facebook. Difficile battere l’ARPU legato alla vendita di un pezzo di hardware, ma revenue sostanziali e in qualche modo incrementali perché molto collegate ai dispositivi. Inoltre, è prevedibile per i prossimi trimestri una massiccia adozione di iPad in ambito enterprise, il terreno storicamente ad appannaggio di Microsoft. La sempre migliore integrazione con i sistemi aziendali fa dei dispositivi iOS una logica area di investimento come dimostrato da dozzine di applicazioni custom e di esempi nelle diverse industrie.
- iPod. Tutto è iniziato da questa famiglia di prodotti, venduti in oltre 350 milioni di esemplari dalla data di introduzione, un decennio fa. Entrambe le versioni – nano e touch – sono stati completamente reinventati. La versione nano ha ora uno schermo da 2.5″ e multi touch. la presenza di Bluetooth lo rende estremamente comodo e conveniente per collegamenti in auto sfruttando una connessione audio, ma anche per interagire con altoparlanti wireless.
Secondo alcuni, mancano all’appello l’ipotetica iTV, il mini iPad e altro ancora. la sensazione personale è che Apple sia veramente impegnata in moltissimi fronti già così oggi. Se le sfide intraprese dovessero risultare vincenti, l’espansione dell’influenza sulla vita di milioni di consumatori in tutto il mondo non potrebbe che aumentare. Con vantaggi sul conto economico, visto che l’obiettivo di Apple come di qualsiasi altra azienda è quello di sfornare utili.